Nuova produzione Hangar Teatri -María- uno spettacolo sull’ineluttabilità del destino, liberamente ispirato al racconto “Sono venuta solo per telefonare”, uno dei “Dodici racconti raminghi” di Gabriel García Márquez, per la regia di Elena Delithanassis con Marco Palazzoni, Elena Delithanassis, Ilaria Santostefano, in scena da mercoledì 26 a sabato 29 ottobre alle ore 20.30 e domenica 30 ottobre alle ore 17.00.
Continuano le produzioni di Hangar Teatri: dopo “Trip” di e con Marco Palazzoni e “Una storia non troppo semplice” di e con Valentina Milan, che hanno debuttato la scorsa stagione, ad ottobre debutta “María” una storia per celebrare l’affascinante mistero che avvolge la vita, spettacolo diretto da Elena Delithanassis al suo primo debutto registico con Marco con Marco Palazzoni, Elena Delithanassis, Ilaria Santostefano, voci di Fulvio Falzarano, Tullia Alborghetti, Valentina Milan, Sergio Pancaldi. Lo spettacolo, liberamente ispirato al racconto “Sono venuta solo per telefonare” di G. Márquez, è ambientato nella Spagna franchista e narra la storia di María, ex ballerina, ora assistente e compagna del prestigiatore da salotto di nome Saturno il Mago. I due sono felicemente sposati da un paio di anni e per vivere intrattengono il pubblico con spettacoli di magia. Durante un viaggio verso Barcellona, in un pomeriggio di piogge primaverili, María si vede costretta a chiedere aiuto a causa di un guasto all’automobile. Un autobus si ferma e le offre un passaggio per fare una telefonata. L’autobus la porta in un ospedale psichiatrico, gestito da un’infermiera, dai modi poco ortodossi, di nome Herculina. Da quel momento la vita di Maria cambierà per sempre.
Il racconto porta a teatro il realismo magico tipico di una parte della letteratura latinoamericana e narra le cose insolite che capitano nella vita e che molte volte cambiano irrimediabilmente il suo corso. Lo spettacolo, costellato da immagini e visioni poetiche, indaga l’affascinante mistero della vita per svelarne i suoi aspetti più segreti, con uno sguardo incantato e immaginifico ma allo stesso tempo reale e lucido.
Dalle parole di Elena Delithanassis “Nel 2014 intrapresi un viaggio in Colombia da una mia amica italo-colombiana, la quale mi regalò un libro, i “Dodici racconti raminghi” di Gabriel García Márquez. Lo lessi in poco tempo e ne rimasi molto entusiasta. Definii i racconti “un’esplosione di fantasia mescolata alla terra”. Mi appassionai di uno in particolare: “Sono venuta solo per telefonare”, forse a causa della mia città, Trieste, che fin da bambina mi insegnò a pensare che “i matti, non sono matti” oppure per le abilissime doti di Márquez nell’arte di raccontare, oppure più semplicemente per il mio istinto. Così mi sono trovata a mettere in scena questo spettacolo, che è stato molto faticoso, ma allo stesso tempo molto entusiasmante. Sicuramente però non ce l’avrei fatta senza Marco, Ilaria e Tommaso Zanella alla tecnica. Grazie al loro amore e aiuto questo spettacolo ha visto la luce. Ho voluto portare in scena uno degli aspetti della vita per me più affascinanti: l’ineluttabilità del destino perché la vita alle volte ti porta a prendere delle strade senza via d’uscita, fuori dal tuo controllo e non puoi fare altro che accettare e andare avanti. Come nel racconto di Márquez, María non ha avuto altra scelta se non prendere quell’autobus completamente ignara che le avrebbe cambiato per sempre la vita. Alle volte si creano delle circostanze dove la realtà si mescola con il surreale e non capisci più ciò che è vero e ciò che non lo è. Márquez in questo è indubbiamente un Maestro.”
Elena Delithanassis, figlia di un’insegnante e di un editore, nasce il 28 marzo del 1989 a Trieste, dove tuttora vive. All’età di cinque anni intraprende un corso di danza classica che porta avanti fino all’Università. La danza le permette di avere una maggiore consapevolezza del proprio corpo come strumento comunicativo e una maggiore dimestichezza con il palcoscenico. Durante gli studi in Giurisprudenza inizia a frequentare un corso di teatro presso il CUT (Centro Universitario Teatrale) che le permette di imparare e di sviluppare capacità recitative e di studiare con illustri attori e registi come Danio Manfredini, Enrique Pardo, Silvio Castiglioni, Marina Shimanskaya, Anna Dziedzic e tanti altri. Nel 2014 è tra i fondatori del TACT, Festival internazionale delle arti performative. Nel 2017 è socia-fondatrice di Hangar Teatri, una ex-carrozzeria trasformata in un teatro, dove tuttora lavora e collabora attivamente. Nel 2018 è in scena con Mary Rose per la regia di Diana Höbel; nel 2019 è tra i protagonisti di Cold Water per la regia di Valentina Milan; sempre nel 2019 fa parte dello spettacolo ‘Il fantasma della Ferriera’ diretto da Fulvio Falzarano; e nel 2022 è aiuto-regista nello spettacolo Trip, di e con Marco Palazzoni.