Il tema della Resistenza a Trieste raccontato ad Hangar Teatri con uno spettacolo dedicato alla storia di Pino Robusti e Laura Mulli e alle vicende che segnarono la fine della Seconda Guerra Mondiale in questo territorio. Appuntamento a sabato 27 aprile alle ore 20:30 e domenica 28 aprile alle ore 19:00.
Sabato 27 aprile alle 20:30 e domenica 28 aprile alle 19:00, gli attori e le attrici di Hangar Teatri unite/i ad attrici e attori della città daranno vita sul palcoscenico di via Luigi Pecenco 10 a “Vu’altri gavì voja de schersar”. Un omaggio al tema della Resistenza a Trieste, ai tanti ragazzi e alle tante ragazze che furono protagonisti di quel periodo storico, con un’attenzione particolare alla vicenda di Giuseppe “Pino” Robusti e di Laura Mulli. Il progetto è un’opera corale e ha una spiccata vocazione civile, ecco perché accanto ad attrici e attori professionisti, un ruolo fondamentale lo svolgeranno i giovani partecipanti ai corsi di teatro di Hangar Teatri e del CUT – Centro Universitario Teatrale – di Trieste.
Il tentativo è quello di unire esponenti di diverse realtà culturali cittadine per raccontare la storia di Laura e Pino e chissà quante storie come la loro, di tante e tanti giovani la cui vita è stata interrotta dalla guerra, in un momento storico in cui più che mai ci viene ricordato che “Tutti coloro che dimenticano il proprio passato, sono destinati a riviverlo”.
Ecco allora che la ricostruzione immaginata della storia di Pino Robusti e di Laura Mulli – liberamente ispirata a “Gli innamorati di Piazza Oberdan” di Christian Klinger – si mescola ai fatti storici della fine della Seconda Guerra Mondiale a Trieste e nel FVG, un territorio in cui la Storia si è spesso manifestata con durezza e complessità. Tante in tal senso le opere consultate: tra le altre, “Una cosa oscura, senza pregio” di Andrea Olivieri e “Dizionario della Resistenza alla frontiera Alto-adriatica 1943-1945” a cura di Patrick Karlsen.
Il progetto – a cura di Valentina F. Milan, Tullia Alborghetti e Fulvio Falzarano – già andato in scena con successo lo scorso anno, trae uno dei suoi spunti iniziali dalla vicenda di Pino Robusti e di Laura Mulli. Non sono molti i triestini a conoscerne le vicende anche se quotidianamente buona parte della città attraversa piazza Oberdan, proprio accanto a “Il cantico dei cantici” di Marcello Mascherini. Come racconta Mauro Covacich nel suo “Trieste Sottosopra”, è bello pensare che la scultura rappresenti proprio i due giovani innamorati, Pino Robusti e Laura Mulli, la cui commovente storia d’amore avrebbe preso una piega inaspettata proprio in quella piazza nel marzo del 1945. La loro storia fu resa nota grazie al ritrovamento di alcune lettere – oggi esposte al Civico Museo di San Sabba – scritte da Pino ai genitori e a Laura poco prima di essere fucilato.
Il 19 marzo 1945 Pino stava aspettando Laura in piazza Oberdan quando venne fermato da una pattuglia nazista che, trovandolo senza lasciapassare, lo condusse prima al carcere del Coroneo per degli accertamenti e poi alla Risiera di San Sabba, dove venne fucilato il 6 aprile 1945. Dalla sua cella riuscì però a far pervenire clandestinamente sei lettere ai genitori e alla fidanzata. Questi scritti sono oggi una fondamentale testimonianza e il punto di partenza di una riflessione sulla lotta contro il fascismo e contro ogni forma di distruzione.
Questa storia è dedicata a tutte le giovani e a tutti i giovani che hanno combattuto e che hanno donato la loro vita credendo che, dalla lotta contro il totalitarismo potesse nascere per tutti qualcosa di più bello e di più giusto.
Sabato 27 aprile alle ore 17:00 presso la Libreria Minerva di via S. Nicolò, lo spettacolo sarà preceduto dalla presentazione del romanzo di Christian Klinger “Gli innamorati di Piazza Oberdan” (titolo originale “Die Liebenden von der Piazza Oberdan”), pubblicato in lingua italiana da Bottega Errante Edizioni nel 2024.
Nelle due serate, avremo il piacere di avere con noi, tra gli spettatori, lo scrittore Christian Klinger e il figlio di Laura Mulli: Riccardo Bartole.
Fulvio Falzarano, attore di teatro e cinema, ha lavorato in numerose compagnie di prosa nei più importanti teatri italiani e ha partecipato a moltissimi film. Tra le ultime produzioni, “I leoni di Sicilia” e “M il figlio del secolo” diretto da Joe Wright.
Tullia Alborghetti, diplomata alla Bottega Teatrale di Firenze, lavora come attrice nel teatro e cinema con, tra gli altri, Vittorio Gassman, Adolfo Celi, Giancarlo Sbragia, Gigi Proietti. Affianca al lavoro di docente di recitazione e voce, la conduzione dell’agenzia cinematografica Fado Consulenza Artistica.
Valentina F. Milan fonda nel 2016 il Teatro degli Sterpi, con il compositore e amico Paolo Rossi. Nel 2017 è tra i fondatori di Hangar Teatri. Dal 2018 si dedica completamente alla recitazione, creando e partecipando a spettacoli teatrali e film, e conducendo corsi di formazione teatrale.
Ingresso gratuito.
La Stagione delle Piume è organizzata dal Teatro degli Sterpi, grazie al sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Friuli Venezia Giulia.
Evento realizzato nell’ambito del progetto Hangar Teatri Experience sostenuto da Creative Living Lab – Edizione 5, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.