Paper Moon

Di e con Federica Tripodi
Musiche di Billy Rose e Charles Wakefield Cadman
Luci Claudio Albano
Elementi scenografici Federica Tripodi e Claudio Albano
Grazie a Danio Manfredini per l’accompagnamento al processo creativo
Con il sostegno della Compagnia tardito/rendina e Casa degli Alfieri

Ispirato alla biografia dell’attrice Vivien Leigh, che dopo aver interpretato il personaggio di Blanche dichiarò in un’intervista: “…tutti mi avevano detto che ero pazza a interpretare quella parte, ma Blanche è un ruolo così reale, una donna che è stata spogliata di tutto, è una figura tragica e io l’ho capita completamente…”
Vivien Leigh entrò completamente nell’anima del personaggio e rimase per sempre nella sua mente, dentro e fuori dal palcoscenico, credendo realmente di essere lei per tutto il resto della vita.
La follia di Blanche, nella quale l’attrice si rispecchiò fino a portarla al martirio, è il punto di partenza di questo spettacolo, dove il personaggio viene collocato all’interno di un ospedale psichiatrico.
Un manicomio, una donna con la sola compagnia del passato, una vita sregolata, un forte desiderio d’amore come una possibilità di salvezza.
Paper Moon sono le parole di una delle canzoni che risuonano nella mente di Blanche e sono proprio i suoni e le musiche gli elementi che riportano alla sua realtà drammatica, come evocazioni di un’esistenza dalla quale tenta di fuggire rifugiandosi in un mondo in cui custodisce solo illusioni.

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